
“O excesso de estudo provoca erro, confusão, melancolia, cólera e fastio.”
il soverchio de lo studio procrea errore, confusione, maninconia, còlerà e sazietà.
carta a Agostino Ricchi, n. 380, 3 julho de 1538; in Il secondo libro delle lettere, a cura di Fausto Nicolini, Gius. Laterza & figli, 1916, p. 63.